
L’Escarton di Oulx e il Gran Bosco di Salbertrand
Una limitata porzione del territorio di Pragelato, sul versante esposto a sud, è interessata dal Parco del Gran Bosco di Salbertrand.
L’area protetta si estende però principalmente nell’alta Valle Susa, sulla destra orografica del torrente Dora Riparia. Questa ampia formazione forestale ha rappresentato in passato una grande valenza economica, in quanto il legname veniva impiegato sia per usi militari sia per la creazione delle grandi travature impiegate nelle imponenti costruzioni commissionate dai Savoia come la Basilica di Superga e la Reggia di Venaria.
Interessante è la presenza dell’abete rosso, specie rara nelle alpi Occidentali caratterizzate da scarse precipitazioni, che nel Gran Bosco è possibile grazie alla coesistenza di due fattori: un microclima particolarmente umido e l’esistenza di un ecotipo resistente all’aridità estiva. Nelle formazioni miste si ha una prevalenza di abete bianco a quote inferiori e dell’abete rosso a quote più elevate. Dai 1800 metri si notano anche il larice e il cembro. Sopra i 2.000 metri la specie più diffusa è il larice, di cui si può sfruttare anche il sottobosco per il pascolo del bestiame, associato al pino silvestre.
In ciascun tipo di bosco troviamo una specifica flora arbustiva ed erbacea, e nell’intero territorio del Parco si contano oltre 520 specie di vegetali. Il solo ungulato originario della zona è il camoscio, mentre il cervo ed il capriolo sono stati introdotti negli anni Sessanta in numero contenuto per poi conoscere una vera e propria esplosione demografica che richiede anche la messa in atto di azioni di contenimento per mantenere la buona salute dei boschi.
I comuni dell’Alta Val Susa\.
Salbertrand è solo uno dei 22 comuni che costituivano l’Escarton di Oulx, con Les Arnauds, Bardonnèche (Bardonecchia), Beaulard, Bousson, Champlas du Col, Chaumont (Chiomonte), Désertes (Desertes), Exilles, Fenils, Le Mélézet, Millaures, Mollières, Oulx, Rochemolles, Rollières, Le Sauze d’Oulx, Le Sauze de Cézanne (Sauze di Cesana), Savoulx, Cézanne (Cesana Torinese), Solomiac e Les Thures. Alcuni di questi comuni col tempo sono stati accorpati ad altri più importanti, così Melezet, Les Arnauds, Millaures e Rochemolles fanno parte oggi di Bardonecchia; Beaulard e Savoulx fanno parte del comune di Oulx; Bousson, Solomiac, Thures e Fenils di Cesana Torinese; Champlas du Col del Sestriere.
Claviere faceva invece parte dell’Escarton di Briançon.
La ricchezza di un paesaggio.
Anche l’Alta Valle di Susa nei millenni è stata scolpita dai ghiacciai e rimodellata dai torrenti. Nella parte terminale è caratterizzata dalle valli tributarie di Bardonecchia e di Cesana (Val Ripa) che confluiscono nella piana di Oulx. È sempre stata una terra di passaggio grazie ai numerosi valichi facilmente accessibili, primo fra tutti il Monginevro, ma non meno importanti il Colle della Scala, il Colle della Rho, il Colle di Thures che nei secoli passati hanno rappresentato importanti vie di transito di eserciti, pellegrini, semplici viandanti e merci di ogni tipo.
L’orientamento est-ovest della valle ne condiziona fortemente il clima creando una netta distinzione tra il versante esposto a sud, più assolato e da sempre dedicato all’agricoltura ed alle attività umane, dove dominano zone aperte e boschi discontinui di specie miste come larice, pino silvestre, frassino, acero e castagno ed il versante esposto a nord, più fresco, in cui trionfano estesi boschi di notevole valore ecologico qualificati da diverse specie nobili come il faggio, il pino cembro, l’abete bianco, l’abete rosso.
Il territorio della Valle di Susa, pur pagando un prezzo molto alto allo sviluppo antropico, si distingue per l’abbondanza di ambienti naturali differenziati meritevoli di tutela (oltre al Parco del Gran Bosco troviamo la Riserva Naturale Speciale dello Stagno di Oulx e diversi siti di interesse comunitario).
Tale varietà ecologica si riflette in una flora ricca di specie rare ed endemiche ed in una fauna rappresentata da innumerevoli specie, tra cui è possibile rilevare oggi anche il maestoso gipeto.
Una valle dai molti collegamenti.
la Valle di Susa è sempre stata raggiunta attraverso il Colle delle Finestre, percorso già in passato per frequentare i mercati e le fiere della Valle Susa. Sentieri ancora oggi frequentati dagli escursionisti sono quelli che mettono in collegamento il vallone dell’Albergian con quello di Massello in Val Germanasca e quello che dal Colle della Roussa conduce in Val Sangone. Nel passato erano percorsi anche altri valichi oggi quasi dimenticati: quello del Pis tra la Val Troncea e il vallone di Massello e il colle Clapier fra Bourcet e la Val Germanasca.