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15 - Dalle Alpi al Sahara, seguiamo il viaggio del falco

C'è un punto preciso, in valle Po, che permette, ogni anno, l'osservazione del passaggio di migliaia di Falchi Pecchiaioli nella loro rotta di migrazione. Scopriamo il progetto "Migrans" a cui, nel prossimo mese di agosto potreste partecipare - come osservatori attenti - anche voi.

È stato recentemente distribuito il numero 44 della rivista InfoMigrans, il bollettino semestrale di informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia.
Avviato negli anni Novanta del Novecento, il progetto è coordinato dal Parco Alpi Marittime e mette in rete trentadue punti di osservazione distribuiti in tutta Italia; lo scopo è monitorare il passaggio dei rapaci migratori e di valutare la consistenza delle loro popolazioni nel tempo.

Falchi pecchioli, foto di R.Crespi

Il Parco del Monviso prende parte a questa attività di monitoraggio dal 2001: il sito di osservazione è il Bric Lombatera, un’altura in valle Po, nel territorio di Paesana a poca distanza da Pian Munè.
Nel corso degli anni sono stati osservati in totale quasi 80.000 esemplari di rapaci migratori, con una netta prevalenza del Falco pecchiaiolo Pernis apivorus, specie target delle osservazioni, che intraprende un affascinante e rischioso viaggio attraverso il Mediterraneo lungo le rotte di Gibilterra e dello Stretto di Messina fino a sud del Sahara. Il 2019 ha registrato il passaggio complessivo di 4.461 esemplari, appartenenti a nove diverse specie.
Come di consueto, il Falco pecchiaiolo è la specie per la quale è stato contato il maggior numero di individui, 4.349. Tra le altre specie osservate merita citare il Biancone, il Nibbio bruno, il Falco di palude, l’Albanella reale, la Poiana, lo Sparviere, l’Astore e il Lodolaio.
Di particolare interesse il passaggio di un individuo di Cicogna nera il 23 agosto.

Da ormai quasi vent’anni il Parco del Monviso collabora con convinzione al Progetto Migrans allestendo, tra agosto e settembre, il campo di osservazione. E’ un grande impegno per i nostri guardiaparco e i nostri tecnici, ripagato dalla consapevolezza dell’importante obiettivo dei monitoraggi. Il progetto è, inoltre, un valido esempio di collaborazione tra enti ma soprattutto un consolidato appuntamento di “citizen science”, dal momento che ogni anno sono numerosi i volontari e gli appassionati birdwatchers che affiancano e coadiuvano il personale del Parco nelle osservazioni.

Dalle osservazioni, si legge nel bollettino, emerge come su larga scala gli ecosistemi idonei per la vita del-le specie migratorie di rapaci siano in buona salute a livello italiano ed europeo.
Una buona notizia, purtroppo in parte controbilanciata in negativo dal permanere di zone sulle coste del Mediterraneo in cui il bracconaggio di questi animali è tuttora praticato senza un reale controllo da parte delle autorità.

Il sito di Bric Lombatera

A pochi passi da Pian Muné, sulle alture di Paesana si raggiunge facilmente la cima del Bric Lombatera (1.384 m), dalla quale si ammira un vasto panorama su tutta la bassa Valle Po e il Monviso.
Questo sito è frequentato fin dall'Età del Ferro (I millennio A.C.), periodo a cui risalgono le incisioni rupestri presenti in quest’area.
Mentre gli antichi abitanti di queste valli probabilmente utilizzavano questo punto panoramico per l'osservazione delle stelle o come luogo sacro, oggi la posizione del Bric Lombatera lo rende ideale per altre attività̀, come la pratica del parapendio e l'osservazione della migrazione degli uccelli rapaci verso l’Africa.

Il cielo di Bric Lumbatera puntinato di decine di Falchi Pecchiaioli, foto di BattiGai. Dello stesso autore è la fotografia di testata

Ultimo aggiornamento: 28/03/2020 10:10
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